Dà fuoco alla compagna incinta, poi scappa. I medici fanno nascere la bimba: “Sta bene”

Ha dato fuoco alla compagna incinta al culmine di una lite, probabilmente esplosa per motivi di gelosia, usando una bottiglia di alcol, davanti la loro abitazione, a Pozzuoli (Napoli). Poi è scappato ma durante la fuga è finito contro un guardrail, sul ponte del Garigliano, nei pressi di Formia (Latina),

20160201_carla-caiazzo-paolo1Un tentativo di omicidio premeditato, dopo avere scoperto che la sua donna aveva allacciato un’altra relazione sentimentale: a Paolo Pietropaolo, l’uomo di 40 anni che ieri mattina a Pozzuoli (Napoli) ha dato fuoco con l’alcol alla sua compagna incinta, Carla Ilenia Caiazzo, di 38 anni, ora in gravissime condizioni nell’ospedale Cardarelli di Napoli, la Procura della Repubblica di Cassino (Frosinone) contesta il reato di tentato omicidio pluriaggravato. E fra le aggravanti c’è anche quella della premeditazione.

Nell’interrogatorio a cui è stato sottoposto ieri sera, Pietropaolo ha ammesso le proprie responsabilità sostenendo di non avere avuto l’intenzione di uccidere e che il suo, contrariamente a quello che sostengono i pm, è stato un gesto d’impeto. Parole, però, che non hanno convinto la Procura che è andata avanti sulla sua strada. Domani ci sarà l’udienza davanti al gip per la convalida del fermo e la prima verifica dei capi di accusa.

L’uomo ha raccontato di essere venuto a conoscenza di una presunta nuova storia d’amore della sua donna tempo fa: lo ha detto ieri sera tardi, nell’interrogatorio al quale è stato sottoposto, assistito dal suo difensore, avv. Gennaro Razzino, nella caserma dei carabinieri di Formia, e a quanto detto dall’uomo sarebbe stata proprio Carla, poi, a dagli la conferma. Potrebbe essere stata questa la causa alla base della terribile violenza scattata davanti all’abitazione della famiglia Pietropaolo, al civico 68 di via Vecchia delle Vigne, a Pozzuoli.

Di tutto questo racconto Carla non sa nulla: è gravissima, in prognosi riservata, fra la vita e la morte, in un letto dell’ospedale Cardarelli di Napoli. Ha ustioni di terzo grado sul 50% del corpo e il suo volto, dai tratti e i colori mediterranei, è devastato dalle fiamme, come il collo, il torace e la schiena. Ieri i medici l’hanno fatta partorire con un cesareo. Ha dato alla luce una bimba che sta bene malgrado sia nata dopo 34 settimane di gestazione.

 

fonte La Stampa

Dà fuoco alla compagna incinta, poi scappa. I medici fanno nascere la bimba: “Sta bene”ultima modifica: 2016-02-03T09:16:11+01:00da roomford
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