Salvate la donna a raggi X? Dopo il KGB, è sola in un ospizio!
|La donna a raggi X: ecco com’era conosciuta Julia Vorobjova nei favolosi ’80, anni in cui, grazie alle sue incredibili doti di guaritrice, faceva restare il mondo intero a bocca aperta…
Per chi non conoscesse la storia di questa mite signora che arrivò a lavorare addirittura per il segretissimo “dipartimento 90” del Komitet gosudarstvennoj bezopasnosti, meglio noto come KGB, vorrei ripercorrere con voi le tappe salienti della sua vita.
E’ un racconto, questo, a cavallo tra il misterioso e il paranormale, con una data di inizio ben precisa: 3 marzo del 1978.
In un giorno come tanti altri di una fredda primavera ukraina, l’allora 38enne Julia ha un terribile incidente. Mentre si trova alla guida della sua gru, presso la miniera Petrovskaja di Donetsk, è investita da una scarica micidiale da 380 volt.
A poco serve il trasporto d’urgenza al pronto soccorso perché, al suo arrivo, viene immediatamente dichiarata morta. Il corpo inerme della donna “attende” il suo destino in una spoglia stanza di obitorio per tre giorni, prima di diventare, con l’assenzo della famiglia, proprietà del dipartimento di medicina dello stesso ospedale. Quando, durante un’autopsia, le viene asportato un alluce, ecco che studenti e professori, all’unisono, si trovano davanti a un primo miracolo: stando al flusso di sangue che sgorga copioso dal dito amputato, la donna è viva!
Benché ci impieghi tre anni a uscire dal coma, il peggio è scongiurato ed è proprio allora che Julia scopre i suoi nuovi poteri: inspiegabilmente, riesce a vedere gli organi di qualsiasi essere umano a occhio nudo… I.e. una vista a raggi X dalle incredibili origini elettromagnetiche…
Il perché non è chiaro a nessuno, ma testimonianza dopo testimonianza, si fa strada nella Russia di Eltsin e Gorbaciov la consapevolezza che, in qualche modo, oltre ogni ragionevole dubbio, Julia Vorobjova riesce a “leggere” e a “identificare” ogni tipo di malattia senza l’utilizzo di alcuno strumento.
La donna da subito si dimostra assolutamente disinteressata a ogni tipo di guadagno. Al contrario, ha un unico interesse: salvare più vite possibili, siano esse di uomini e donne facoltosi o umili contadini della sua amata Donetsk. A oggi, un appello unanime percorre la Rete: “Salvate Julia!“, la quale, dopo una vita di sacrifici, di avventure, di altruismo e “magia”, rischia di morire sola e dimenticata in un ospizio della sua città natale…
dopo che ha fatto tanto bene a tutti guarda che fine che ha fatto?bo
come al solito chi fà qualcosa di concreto viene preso a calci nel culo……
non è una novità questa difatti e risaputo che chi concretizza in buono viene ripagato da tutti dal fato con un nulla di fatto
Salviamo Julia !!!
indubbiamente avrà fatto del bene, ma molti altri hanno fatto quanto lei, e oggi non si vedono riconosciuti alcuni previlegi. E’ ridicolo che chi ha avuto delle opportunità naturali le vengano riconosciuti previlegi a danno di altri che hanno fatto sempre il loro dovere verso gli altri.
Veramente spettacolare! Spero solo che non emani radiazioni mentre guarda.
NON SAPEVO L’ESISTENZA DI QUESTA DONNA ANCHE SE VENGO DALL’UCRAINA.NON HA NESSUN PARENTE?QUANTI ANNI HA ADESSO?
POVERETTA,fin tanto che le persone sono buone che fanno del bene, si sfruttano e poi si gettano via come carta straccia.